Cyber violenza come allarme rosso: l’AI e la Polizia Postale contro i femminicidi

Cyber violenza come allarme rosso l'AI e la Polizia Postale contro i femminicidi
Vito Domenico Amodio

Vito Domenico Amodio

Startup e Impresa
4 min. di lettura

La violenza di genere non è più confinata al mondo fisico; la sua genesi e la sua escalation si consumano sempre più spesso nello spazio digitale. 

La Cyber-Violenza è diventata un inquietante precursore, un chiaro segnale d’allarme, nei drammi che culminano nel femminicidio. In Italia, si sta intensificando l’urgenza di utilizzare strumenti tecnologici avanzati, come i modelli predittivi basati sull’Intelligenza Artificiale (AI). Questi strumenti possono essere utilizzati per sostenere il lavoro cruciale della Polizia Postale e delle Comunicazioni, trasformando la rete da strumento di abuso a potenziale scudo protettivo.

Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I dati restano impressionanti e le forme di violenza continuano a moltiplicarsi, mostrando quanto siano ancora numerose le donne che hanno subito violenze. Per questo la conoscenza è l’arma più potente

I casi-simbolo: la violenza che inizia online

Per comprendere la gravità della minaccia, è essenziale guardare ai casi che hanno scosso la coscienza collettiva italiana e che hanno evidenziato la micidiale escalation della violenza digitale. 

Sebbene la citazione di nomi e cognomi sia evitata per ragioni di rispetto e privacy, questi casi sono diventati dei veri e propri punti di svolta a livello legale e sociale:

  • Il trauma del Revenge Porn

La tragedia legata a Tiziana Cantone nel 2016, resta il caso più eclatante di Revenge Porn in Italia. 

La diffusione non consensuale di video e immagini intime, diventati virali e inarrestabili, ha evidenziato l’impotenza delle vittime di fronte alla "memoria eterna" del web e l’assoluta necessità di una legge specifica, introdotta nel 2019, e del Diritto all’Oblio. Questo caso ha dimostrato che la diffamazione e l’umiliazione digitale possono avere conseguenze fatali.

  • L’escalation del Cyber Stalking

In diversi recenti femminicidi, le indagini hanno rivelato una prolungata e asfissiante fase di Cyber Stalking e molestie online che ha preceduto l’omicidio. In molti di questi tragici episodi, l’aggressore aveva utilizzato metodi digitali per:

– Monitoraggio coercitivo: tracciare la vittima tramite applicazioni di geolocalizzazione o spiare i suoi account social e le comunicazioni private.

– Minacce e ricatti: utilizzare la messaggistica per un bombardamento incessante di minacce, o ricatti basati sulla potenziale diffusione di informazioni private, con l’obiettivo di isolare completamente la vittima.

Questi modelli comportamentali non sono incidenti isolati, ma schemi ricorrenti che i sistemi di prevenzione devono imparare a riconoscere.

I modelli predittivi AI: trasformare i dati in allarmi

La sfida per le forze dell’ordine è passare dalla reazione all’evento alla prevenzione proattiva. È qui che l’Intelligenza Artificiale (AI) può offrire un aiuto fondamentale.

I modelli predittivi non mirano a "prevedere" il futuro, ma a misurare il rischio di escalation basandosi su dati storici e modelli di comportamento precedentemente osservati in situazioni di violenza domestica e digitale.

Come l’AI riconosce il rischio

  1. Analisi del linguaggio naturale (NLP)

L’AI è addestrata ad analizzare la comunicazione online (messaggi, commenti, post) segnalata o raccolta in fase di indagine (sempre nel rispetto della privacy). Cerca pattern specifici, come l’ossessività, la degradazione sistematica della vittima, la frequenza elevata delle comunicazioni intrusive e la presenza di minacce esplicite o velate di violenza o suicidio.

  1. Rilevazione dei segnali di escalation

L’algoritmo cerca una progressione negli atti di cyber-violenza. Ad esempio, il passaggio da un semplice controllo a un tentativo di ricatto (come il Revenge Porn), o l’aumento della frequenza e dell’intensità delle minacce in un breve periodo di tempo.

  1. Sistema di punteggio di rischio

L’AI assegna un punteggio di rischio che aiuta gli operatori umani a distinguere rapidamente tra una "semplice lite" e una situazione di potenziale pericolo imminente. Questo supporto analitico è vitale per ottimizzare le risorse e garantire l’intervento più rapido possibile.

Il ruolo della Polizia Postale

In Italia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è l’autorità chiave nel contrasto alla cyber-violenza. La sua operatività deve essere integrata con le nuove capacità analitiche dell’AI.

1. Intervento investigativo e di cancellazione

  • Tracciamento digitale

La Postale ha la capacità tecnica di risalire all’identità degli aggressori che si nascondono dietro profili falsi (fake accounts) o che utilizzano metodi per mascherare l’origine delle loro comunicazioni, superando i limiti della sola segnalazione dell’utente.

  • Rimozione urgente

La partnership consolidata tra la Polizia Postale e i grandi provider di servizi internet (Google, Meta, ecc.) permette di agire con massima urgenza. Lo scopo è ottenere la rimozione e la de-indicizzazione dei contenuti illeciti, come il Revenge Porn, mitigando il trauma e il rischio per la vittima.

2. Prevenzione e protezione

Quando i modelli predittivi identificano un rischio elevato o in crescita, la Postale agisce in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine:

  • Raccolta di elementi utili

I dati analizzati dall’AI (se legalmente ottenuti) possono fornire elementi cruciali per l’emissione di misure cautelari come l’Ammonimento del Questore, che impone all’aggressore di interrompere immediatamente le condotte persecutorie.

  • Supporto tecnico alla vittima

Fornire consulenza immediata su come mettere in sicurezza i propri dispositivi e account (cambio password, blocco di localizzatori, verifica delle autorizzazioni app), un passaggio fondamentale per rompere il controllo digitale dell’abusante.

L’integrazione efficace tra l’analisi predittiva dell’AI e l’azione sul campo della Polizia Postale è molto importante. Rappresenta la frontiera più avanzata nella prevenzione e la lotta contro la violenza di genere. L’obiettivo è chiaro: utilizzare l’informatica non solo per punire, ma per prevenire le tragedie. Dobbiamo incitare i segnali di pericolo prima che la cyber-violenza si trasformi in violenza fatale.

Noi di CyberMag.it siamo al fianco di chi combatte ogni forma di violenza informatica per garantire il massimo supporto e tutta la sicurezza necessaria.