Filtro chiamate spam e truffe vocali: come funzionano i nuovi blocchi

Filtro chiamate spam e truffe vocali come funzionano i nuovi blocchi
Vito Domenico Amodio

Vito Domenico Amodio

Startup e Impresa
4 min. di lettura

Chiamate spam e truffe vocali: perché il problema è ancora diffuso

Le chiamate spam e le truffe telefoniche continuano a rappresentare una delle principali minacce digitali per cittadini e imprese. Ogni giorno milioni di utenti ricevono telefonate indesiderate: finti operatori bancari, false offerte commerciali, presunti avvisi urgenti che sfruttano tecniche di social engineering per ottenere denaro o informazioni sensibili.

Nonostante i progressi tecnologici, lo spoofing telefonico – la falsificazione del numero chiamante per farlo apparire come italiano o riconducibile a enti affidabili – resta uno strumento ampiamente utilizzato dai truffatori. L’impatto economico e sociale del fenomeno ha spinto autorità di regolamentazione, operatori telefonici e produttori di sistemi operativi a introdurre nuove contromisure.

Le tecnologie che stanno cambiando la lotta allo spam telefonico

STIR/SHAKEN: autenticazione dell’identità del chiamante

Uno degli strumenti più rilevanti è il framework STIR/SHAKEN, che consente agli operatori di rete di autenticare digitalmente l’origine delle chiamate. In pratica, ogni telefonata viene “firmata” lungo il suo percorso: se la firma è assente o non valida, la chiamata può essere segnalata come sospetta o bloccata automaticamente.

Già adottata su larga scala negli Stati Uniti, questa tecnologia è in fase di implementazione anche in Europa e rappresenta un passo decisivo per ridurre lo spoofing su vasta scala.

Filtri nazionali e blocchi automatici degli operatori

In Italia, l’AGCOM ha introdotto obblighi più stringenti per gli operatori telefonici, imponendo l’adozione di filtri anti-spoofing e il blocco preventivo delle chiamate illegittime provenienti dall’estero. I primi dati delle fasi pilota parlano chiaro: decine di milioni di chiamate fraudolente bloccate in poche settimane dall’attivazione dei nuovi sistemi.

Si tratta di un approccio strutturale che agisce a monte, prima ancora che la chiamata raggiunga il dispositivo dell’utente.

Protezioni integrate su iPhone e Android

Anche i sistemi operativi mobili hanno rafforzato le difese:

  • Apple (iOS) ha ampliato le funzioni di silenziamento automatico delle chiamate sospette e introdotto strumenti di call screening, capaci di rispondere automaticamente, trascrivere la voce del chiamante e mostrare all’utente il contenuto prima di decidere se intervenire.

  • Google (Android) ha potenziato le protezioni anti-scam con controlli locali sul dispositivo, avvisi in tempo reale durante chiamate sospette e schermate di sicurezza che bloccano tentativi di condivisione dello schermo o accessi a dati sensibili.

Cosa funziona davvero (e quali sono i limiti)

Le evidenze pubblicate da operatori e vendor di sicurezza indicano che la combinazione di filtri di rete e identificazione automatica sullo smartphone riduce in modo significativo il numero di chiamate spam visibili agli utenti.

Tuttavia, il rischio non è azzerato. I criminali si adattano rapidamente: cambiano canale (SMS, app di messaggistica), sfruttano infrastrutture estere meno regolamentate o puntano su truffe vocali più sofisticate e personalizzate. In sintesi, i filtri abbassano drasticamente il “rumore di fondo”, ma la prudenza individuale resta fondamentale.

Guida pratica: cosa attivare subito per difendersi

1. Attiva il filtro anti-spam sul tuo telefono

  • iPhone: Impostazioni → Telefono → Silenzia chiamate sconosciute / Filtraggio spam

  • Android: App Telefono → Impostazioni → ID chiamante e protezione spam

Queste funzioni utilizzano segnalazioni anonime per identificare e bloccare numeri sospetti.

2. Valuta app di terze parti affidabili

Soluzioni come Truecaller o i servizi offerti dagli operatori telefonici utilizzano database collaborativi per identificare numeri già segnalati. Sono efficaci, ma è importante valutare con attenzione privacy e permessi richiesti prima dell’installazione.

3. Diffida sempre da richieste di dati sensibili

Nessuna banca o ente serio chiederà mai PIN, password o trasferimenti urgenti di denaro via telefono. In caso di dubbio, interrompi la chiamata e contatta l’istituto attraverso i canali ufficiali.

4. Segnala le chiamate sospette

Segnalare numeri fraudolenti al proprio operatore o alle autorità competenti contribuisce a migliorare l’efficacia dei filtri. Conserva eventuali registrazioni, messaggi vocali o schermate.

5. Mantieni sistema operativo e app aggiornati

Molte difese sfruttano modelli di machine learning integrati nel sistema: aggiornare regolarmente lo smartphone significa avere accesso alle protezioni più recenti.

Il ruolo di aziende, operatori e istituzioni

La protezione degli utenti non può basarsi solo sugli strumenti individuali. Servono regole uniformi per i provider internazionali, investimenti continui nell’autenticazione delle chiamate e campagne di informazione. La combinazione di regolamentazione, tecnologia e collaborazione pubblico-privato è oggi la strategia più efficace per ridurre il danno economico e sociale delle truffe vocali.

I nuovi filtri contro le chiamate spam e le truffe vocali stanno già producendo risultati concreti, ma non sono una soluzione definitiva. Attivare le protezioni disponibili, mantenere alta l’attenzione e diffondere consapevolezza tra familiari e colleghi resta la difesa più efficace.

Proteggere il proprio numero oggi significa ridurre drasticamente il rischio domani.

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